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Diventato sovrano d'Egitto poco più che adolescente, Thutmose III dimostra subito un forte interesse per gli antichi rituali e i testi religiosi, unito a una pacata indifferenza nei confronti del suo ruolo. L'Egitto intero freme: un sovrano incapace di guidare l'esercito può significare la rovina. Ma Thutmose ha ingannato tutti: il suo unico scopo è migliorare le sorti del suo popolo, e solo grazie al suo studio instancabile diventa uno stratega e un «lettore di uomini» senza rivali. Ben diciassette saranno le campagne militari in cui s'impegnerà per mantenere la pace nel regno, e innumerevoli le sue imprese a gloria dell'Egitto, tra cui la costruzione dei grandiosi templi di Karnak. Ma nonostante le vittorie, Thutmose non sarà un vero «faraone» - termine che designa sempre una coppia, dato che è l'incarnazione di Iside e Osiride - finché non sposerà Satiah, una donna in apparenza fragile, ma con l'animo di un'autentica guerriera...